Vitamina C

La vitamina C, anche detta acido ascorbico o ascorbato, è un nutriente essenziale appartenente al gruppo delle vitamine idrosolubili – come anche tutte quelle del gruppo B.

L’acido ascorbico (Vit. C) è un potente antiossidante quando il radicale perossile è presente nella fase acquosa. La sua concentrazione nel liquido seminale e 10 volte superiore rispetto al plasma [7]. La sua somministrazione correla positivamente con la conta spermatica e la motilità [8] e negativamente con l’indice di frammentazione del DNA.

Molti animali, tra cui anfibi, rettili, alcuni uccelli e mammiferi, possono sintetizzare vitamina C a partire dal glucosio. D'altro canto, tra i Mammiferi, solo l'uomo, altri primati e la cavia non hanno questa capacità a causa della carenza di enzima L-gulono-g-lattone ossidasi. In tal caso dev'essere quindi assunta con la dieta.

 Già nel XVI secolo era noto che lo scorbuto poteva essere prevenuto o curato somministrando estratti di aghi di pino, di verdure o di limone, ma solo nel 1912 Funk ipotizzo la presenza nelle piante verdi di una sostanza idrosolubile ad azione antiscorbutica, nel 1921 tale sostanza fu isolata e denominata vitamina C.

La vitamina C si trova principalmente negli alimenti di origine vegetale e solo marginalmente nel fegato (frattaglia) e nel latte. Invece, spiccano per l'apporto di acido ascorbico: agrumi, altri frutti aciduli (come i kiwi e le mele), i peperoni, il prezzemolo, i cavoli, le fragole ecc.

Sensibile all'ossigeno, al calore e alla luce, la vitamina C è un nutriente molto delicata che deperisce con la conservazione e varie manipolazioni. Data la sua termolabilità, in seguito a cottura ne rimangono quantità decisamente inferiori, già pregiudicate dal taglio e quindi dall'esposizione all'ossigeno (peggiorata dalla conservazione).

Le funzioni principali della vitamina C gravitano attorno alla riparazione dei tessuti corporei, alla produzione di alcuni neurotrasmettitori, al funzionamento di numerosi enzimi, alla funzione immunitaria e a quella antiossidante. Viene impiegata come additivo alimentare, per integratori e cosmetici. Trattasi della vitamina maggiormente interessata dall'industria dell'integrazione alimentare – soprattutto per il suo ruolo immunitario e antiossidante.

La vitamina C – soprattutto in associazione con FANS come l'acido acetil salicilico – è inclusa nell'elenco dei medicinali essenziali della "Organizzazione Mondiale della Sanità" (OMS), tra i più sicuri ed efficaci necessari al sistema sanitario. È disponibile sia come farmaco generico, sia come prodotto da banco.

L'assorbimento della vitamina C è efficiente e avviene nell'intestino tenue. Se assunta in quantità eccessive, l'efficacia di questo processo diminuisce. Quando assente o quasi nella dieta (avitaminosi o ipovitaminosi), determina l'insorgenza di scorbuto, che tuttavia compare dopo settimane o mesi – a seconda della pienezza delle scorte nel fegato e nel surrene.

Vitamina C è il termine utilizzato per indicare il sistema redox acido ascorbico acido deiroascobico, un sistema ossidoriduttivo reversibile a forte azione antiossidante. L'acido ascorbico è la forma enolica del 3-cheto-L-gulofuranolattone.

Come anticipato, la vitamina C è un nutriente essenziale per alcuni animali tra cui anche l'uomo.

Il termine generico di vitamina C comprende diversi vitameri che hanno la stessa attività biologica. I sali di ascorbato come l'ascorbato di sodio e l'ascorbato di calcio, utilizzati soprattutto negli integratori alimentari, rilasciano ascorbato (principio attivo) in seguito alla digestione.

L'acido ascorbico e l'ascorbato sono entrambi naturalmente presenti nel corpo, poiché le due forme si alternano in base al pH. Le forme ossidate della molecola, come l'acido deidroascorbico, vengono riconvertite in acido ascorbico mediante agenti riducenti.

Negli animali, la vitamina C funge da cofattore in molte reazioni enzimatiche che mediano una vasta varietà di funzioni biologiche essenziali, tra cui la guarigione delle ferite e la sintesi di collagene. Nell'uomo, la carenza di vitamina C porta a una sintesi alterata del collagene, contribuendo ai sintomi più gravi dello scorbuto.

Un altro ruolo biochimico della vitamina C è di antiossidante (un agente riducente) donando elettroni a varie reazioni enzimatiche e non enzimatiche. In questo modo si converte la vitamina C nel suo stato ossidato, sia come acido semideidroascorbico che come acido deidroascorbico. Questi composti possono essere ripristinati a uno stato ridotto dal glutatione e dai meccanismi enzimatici dipendenti dal NADPH.